Il french è sicuramente il tipo di “nail art” (se così possiamo chiamarlo) più semplice e delicata che esiste, perché infatti va a ricreare ed accentuare il bianco del bordo libero, dando all’unghia un aspetto sano e naturale. In questo articolo parleremo di come realizzare una ricostruzione unghie french sia in gel che in acrilico
Esistono varie tonalità che si possono dare al french: bianco gesso, bianco naturale, rosa, colorato, sfumato, ma oggi ci soffermiamo sul una classica ricostruzione unghie french bianco.
Ricostruzione unghie gel french
Iniziamo subito con il dire che ogni qualvolta utilizziamo il bianco french bisognerà miscelare bene il colore in modo che il pigmento sia uniforme, soprattutto se utilizziamo un bianco gesso. Inoltre dovrà essere sempre coperto a fine uso, perché ogni piccolo granello di polvere rovinerà il colore (e questo vale anche per gli altri gel ovviamente, ma per questo e quello trasparente in particolar modo).
Di conseguenza anche pennelli e/o attrezzi a contatto con esso andranno sempre puliti prima di immergerli nel gel.
In genere per applicare il french molte onicotecniche e ragazze autodidatte si trovano bene con lo spot (o meglio, dotting tool).
Come potete vedere in foto, lo spot è un attrezzo di metallo con una pallina sulla punta che può essere di varie dimensioni a seconda della destinazione d’uso.
Si tratta un attrezzo molto preciso che permette una linea netta e se piccolo riesce a raggiungere bene i lati dell’unghia in modo da non lasciare spazi.
Personalmente utilizzo anche il pennello quadrato piatto che si utilizza per l’applicazione del gel, il numero 4, perché cerco sempre di rendere omogeneo il gel, senza creare avvallamenti. Con lo spot non potrei mai ottenere una superficie liscia essendo di metallo, quindi rigido, cosa che invece posso avere da un pennello che è flessibile.
L’applicazione con un pennello è molto più complicata rispetto allo spot, quindi consiglio a chi è alle prime armi di utilizzare lo spot e fare man mano pratica con il pennello. Poi comunque è una scelta personale, ognuno sceglie l’attrezzo con cui si trova meglio!
Un altro pennello che utilizzo sempre, sia abbinato con lo spot che con il pennello, è il pennellino piccolo piccolo, per delineare in modo perfetto lo smile, cioè la linea del french (chiamata così perché ricrea un sorriso). Ed è il numero 3.
Ora addentriamoci nel cuore del discorso: a che punto della ricostruzione va fatto il french?
Esistono due correnti di pensiero: chi la fa sotto la struttura e chi la fa sopra.
Io preferisco sotto, e il motivo è semplice: sopra crea il famoso “bozzo”, che è orrendo a mio avviso!
L’unghia ricostruita deve essere perfettamente liscia e continua e non devo sentire nessun rilievo a fine lavoro, anche perché è percepibile alla vista!
Quindi questo è quello che faccio:
- Preparazione dell’unghia (che abbiamo detto e ridetto, ormai la saprete a memoria!), tip (o formina) e primer
- Faccio il prepavimento con il gel trasparente, uno strato sottile (o metto un gel di base)
- Poi procedo con l’effettuare la french
- Faccio infine la struttura dell’unghia con il gel trasparente o il costruttore nel caso del trifasico.
- Limatura e sigillatura
Io non limo e non sgrasso mai il bianco, perché se lo limo lo scalfisco e creo delle righe che poi il sigillante renderà ancora più visibili, e non lo sgrasso semplicemente perché non serve! E poi come sappiamo il gel aggrappa su una superficie appiccicosa o porosa, perciò ruvida: quindi se sgrasso dovrei limare e se limo rovino il bianco, semplice no?
Passiamo ora all’acrilico!
Ricostruzione unghie french acrilico
Il french nell’acrilico è la cosa che si fa più di tutte, perché non si può fare il monocolore (o meglio, si può fare ma si utilizza il gel, comunque ne parleremo più in là), quindi via alle french più pazze!
La particolarità nell’acrilico sta nel fatto che il french bianco (non il colorato, che poi vedremo in un prossimo articolo come va fatto!) fa da struttura, quindi sul french non va applicato il trasparente, quindi può e deve essere anche limato. Del procedimento ne abbiamo parlato anche negli articoli scorsi:
- Preparazione dell’unghia naturale (stessa identica del gel)
- Tip (o formina) e primer
- Non esiste il prepavimento, quindi nessuna base tranne il primer, perciò vado diretta a fare la french, che ovviamente sarà molto più alta rispetto al gel perché dovrà appunto far da struttura
- Proseguo più giù con il trasparente senza andare sul bianco
- Limo e sigillo
Il bianco nell’acrilico è puro, non deve essere sovrapposto con niente altrimenti si “sporca”, diventa grigiastro. Oltretutto deve essere fatto con una sola pallina stesa in modo omogeneo, cercando di prenderne una non troppo dura, altrimenti non si riesce a stenderla, ma neanche troppo liquida, altrimenti cola, questo per evitare che il risultato finale non sia perfetto, infatti se non stendo bene il french si vedono gli avvallamenti, se aggiungo più palline invece non saranno mai completamente fuse insieme ma si vedrà sempre lo stacco, formando un alone grigio non molto bello!
Quindi ricapitolando: una sola pallina, di viscosità media, omogenea.
Anche qui come nel gel, utilizzeremo pennelli puliti e staremo attente a non far cadere nulla nel barattolo.
Questo è più o meno quello che si deve sapere per effettuare una french perfetta! Ma vi ripeto, ognuno ha il suo metodo!
A voi la scelta… e a voi i commenti!
Forza, fatemi sapere cosa ne pensate, come effettuate il french, quale prodotto vi piace, ecc ecc ecc!
Vedremo in seguito molti altri trucchetti insieme, quindi seguitemi in tante!!!
Vi aspetto numerose! Un bacio e a presto!
FallingStar
Ely dice
Ciao!!!! grazie mille x le tue spiegazioni!!! sono alle prime armi e le tue info e consigli mi sono di enorme aiuto!!!!! grazieeeeee!!!