In questo articolo approfondiremo un argomento indispensabile per la buona riuscita di una ricostruzione, cioè la conoscenza dei vari tipi di unghie naturali. Ogni persona è diversa rispetto ad un’altra, così c’è chi ha le unghie larghe, chi le ha piatte, chi curve, chi piccole…
Il tipo di unghia dipende molto da ciò che si mangia (quindi vitamine, proteine ecc.), anche da malattie o da come trattiamo le unghie.
Oggi andiamo a vedere tutte le differenze e come ogni tipo di unghia dovrà essere trattata, perché ricordiamoci che la ricostruzione oltre ad essere bella da vedere è anche un valido aiuto, se non una cura, per molte di noi. Ovviamente al mondo esistono tanti, tanti, tanti tipi di unghie naturali differenti, così noi per facilitare il tutto li divideremo in gruppi.
UNGHIA PERFETTA
Si mormora (ma in realtà mi è stato confermato da molte persone) che gli orientali abbiano un tipo di unghia che possa essere definito perfetto: per unghia perfetta si intende di colorito roseo, di consistenza dura, che abbia la curva delle cuticole che coincide perfettamente con la curva del bordo libero, quindi i laterali perfettamente paralleli, con una curva C e una bombatura naturale che le rende eleganti e le fa sembrare sempre smaltate e con la french perfetta! Che invidia…
Ovviamente in questo caso la ricostruzione è inutile, molto meglio uno smalto semipermanente. Se invece si riscontrassero unghie fragili si può utilizzare il gel, mentre l’acrilico sarebbe inutile.
UNGHIA CURVA
Si intende unghia curva quel tipo di unghia che presenta una curva C e una bombatura esagerata, con tendenza a crescere all’ingiù. In questo caso è utile fare la ricostruzione in gel, in quanto l’acrilico peggiorerebbe lo stato di quest’unghia. Per migliorare ancora di più la resa finale si possono utilizzare delle tip apposite, che hanno una curva C appena accennata e che dovranno essere applicate leggermente all’insù.
UNGHIA PICCOLA E/O LARGA
L’unghia piccola in genere è anche larga, sono tipiche delle mani con dita “tozze” e non presentano curva C adeguata. In questo caso viene utilizzato l’acrilico in modo che il pinching aiuti l’unghia a stringersi, ricreando la curva C e dando l’illusione che sia allungata, così che anche la mano sembri più affusolata.
UNGHIA PIATTA
L’unghia piatta non ha curva C e non ha abbastanza bombatura sul punto stress in modo che resista agli urti. In genere infatti queste unghie sono facili a spezzarsi. L’unghia piatta va trattata anch’essa con l’acrilico in modo che il pinching aiuti a ricreare la curva C. Nei casi estremi esistono anche tip che hanno la curva C accentuata.
UNGHIA RIGATA
L’unghia rigata presenta dei solchi che possono essere verticali, se dovuti all’invecchiamento, o orizzontali, se dovuti a urti alla matrice o anemia. Queste unghie vanno trattate con il gel in modo che si insinui bene tra i solchi.
UNGHIA A PERA
L’unghia a pera presenta i laterali non paralleli ma che si allargano man mano verso il bordo libero. Da qui il nome a pera. Queste unghie vanno trattate con l’acrilico in modo da stringere la parte che si allarga e rendere i laterali di nuovo paralleli. Per quanto riguarda questo metodo tra le mie clienti ho riscontrato, soprattutto per questo tipo di unghia, dei miglioramenti nel parallelismo naturale dell’unghia.
UNGHIA ONICOFAGICA
L’unghia onicofagia è un’unghia che può essere considerata sia piatta, sia piccola, sia larga a seconda dei casi. Ma qui il problema va ben oltre la forma, infatti chi è onicofagico ha il vizio di portare sempre le unghie alla bocca (…e dargli un bel morso!), rischiando così di alzare tutto il lavoro. In questo caso quindi l’acrilico è sicuramente il più adatto, in quanto è molto più resistente, più duro e più aderente.
Qui di seguito vi lascio una tabella (fatta da me, infatti scusate se non è delle migliori) in modo da farvi capire al meglio le forme di cui parliamo e così che possiate capire a colpo d’occhio anche quella che più vi si addice!
LE UNGHIE DI MANI (O PIEDI) SUDATE
Le mani o piedi sudati sono un problema (per lo più psicologico di insicurezza e paura) in caso di ricostruzione in quanto il sudore altera il pH naturale dell’unghia rendendo basico il “territorio” e non facendo aderire bene il prodotto. In questo caso si utilizzerà l’acrilico, ma soprattutto un primer, purtroppo, acido. Infatti il sudore renderebbe inefficace quello non acido e vano il nostro lavoro. Nei casi più gravi sarebbe utile ricostruire un’unghia per volta così che il primer non venga assorbito troppo velocemente.
I TIPI DI LAVORO CHE INFLUISCONO SULLE UNGHIE
Il computer – per chi utilizza spesso il computer, per lavoro o per passione, è molto importante ricreare una buona bombatura e curva C, in modo da ammortizzare al meglio gli urti. Se si preferiscono unghie lunghe sarà meglio utilizzare il gel, che ammortizza meglio rispetto all’acrilico. L’acqua – per chi utilizza spesso l’acqua invece, è meglio sempre utilizzare l’acrilico, per la sua resistenza maggiore, ma anche il gel non porta problemi, bisognerà comunque fare delle prove e valutare.
IN CONCLUSIONE
In conclusione direi che possiamo dire che capire il tipo di unghia e saper che tipo di lavoro si svolge è fondamentale per una ricostruzione! Ovviamente esistono anche dei casi in cui potrebbe capitare un tipo di unghia in cui ci sono più problemi concomitanti e con soluzioni opposte, si cercherà quindi di risolvere il problema più pregnante.
ilaria dice
ciao, mi sembra di capire che in base all unghia che abbiamo di fronte dobbiamo usare un specifico colore,o l acrillico va usato per quasi tutti i tipi di unghie, essendo il piu resistente e il migliore?!?!
grazie.
FallingStar dice
Ciao ilaria,
esatto, in base all’unghia che hai di fronte va utilizzato il suo prodotto specifico, conoscendo le proprietà dei prodotti col tempo riuscirai a capire al volo quale utilizzare!
l’acrilico è molto resistente ma non va bene per tutte le unghie, ad esempio come scrivo sopra, non essendo flessibile se si utilizza spesso il computer non è indicato perchè rischia di staccarsi a furia di urtare le unghie contro i tasti (se le unghie sono molto lunghe), il gel invece è molto più “resistente” agli urti perchè non ha la consistenza dura dell’acrilico, quindi ammortizza bene.
In genere, ti dico la verità, queste distinzioni si fanno in casi estremi, come ad esempio le mani sudate (con cui si usa l’acrilico, mai il gel) oppure le unghie molto rigate (con cui si usa il gel)… Se la ricostruzione è per te devi solo considerare la “difficoltà” nel lavorarli e soprattutto il tipo di lavoro o faccende che svolgi, ad esempio se usi molto l’acqua ti consiglio l’acrilico, ecc ecc! qualsiasi problema questa è la mia mail simona.palone@gmail.com
Laura dice
Ho trovato utilissima la tua tabella, grazie! 😀 non ho intenzione di fare una ricostruzione, ma stavo cercando di capire come possono essere classificate le mie unghie, davvero difficili da gestire. Grazie a te ho capito che sono piatte (e infatti si spezzano come niente), larghe e con tendenza a crescere verso il basso. Un vero disastro! Risolvo il problema della larghezza limandole ai lati, poi con lo smalto cerco di ottenere i lati paralleli come nell’unghia perfetta =)
FallingStar dice
Bravissima Laura, proprio così devi fare! Se la tua unghia è eccessivamente larga evita i colori troppo accesi e cerca sempre di mantenere i bordi stretti, senza coprire l’intera unghia altrimenti la enfatizzi invece che mimetizzarla! Sono contenta di essere stata utile! Un bacio!