I mesi della gravidanza sono un appuntamento speciale e delicatissimo per ogni donna, e ci sono mille cose a cui prestare attenzione per proteggere la propria salute e lo sviluppo del bambino. Una domanda in più che si pongono le amanti delle unghie ricostruite è quella in merito alla sicurezza di queste tecniche: è possibile continuare a portare la ricostruzione unghie in gravidanza, o è consigliabile evitarla?
E’ un tema delicato, ma sul quale ormai il parere è concorde: non c’è nessun motivo di rinunciare alla ricostruzione per tutta la durata della gravidanza, l’unico consiglio è di rimuoverla con l’avvicinarsi del termine della gestazione per venire incontro alle esigenze dei medici. Non ci sono però rischi per la salute o per lo sviluppo del bambino, perchè i prodotti utilizzati (parliamo sia di gel unghie per ricostruzione che di acrilico) catalizzano in pochissimi minuti, e questo rende praticamente impossibile che le sostanze chimiche possano essere assorbite dall’organismo e magari passate al bambino: l’assorbimento delle sostanze non va mai al di là della parte superficiale della lamina ungueale.
Non dobbiamo dimenticare che i prodotti che vengono utilizzati al giorno d’oggi nelle diverse tecniche di ricostruzione passano necessariamente una serie di severi controlli e test prima di poter essere immessi sul mercato, e diverse sostanze nocive un tempo utilizzate sono diventate ormai fuorilegge: nessun rischio quindi per mamma e futuro bebè, a patto di prestare attenzione alla qualità dei materiali utilizzati.
In realtà l’unico “problema” che si potrebbe avere durante la ricostruzione (specialmente se fatta in acrilico) è che l’odore dei vari prodotti potrebbe risultare più fastidioso del solito per una futura mamma, scatenando magari anche una spiacevole nausea: il consiglio in questo caso è di indossare una mascherina di protezione durante la seduta, e di ridurre al minimo la permanenza vicino a tali prodotti.
Se è tutto sicuro allora, come mai i medici consigliano (o addirittura richiedono) la rimozione della ricostruzione con l’avvicinarsi del lieto evento? La spiegazione è semplice, ed è una misura di sicurezza importante per mamma e bambino: se dovesse rendersi necessario un intervento chirurgico (es. un parto cesareo) le unghie potrebbero intralciare il funzionamento del sensore che viene posto su un dito della madre per leggere i battiti suoi e quelli del feto. Allo stesso modo spesso viene consigliato di scegliere un look trasparente per permettere di vedere il colore del letto ungueale, le cui alterazioni sono spesso un campanello d’allarme per problemi circolatori e carenze vitaminiche.
A conti fatti, quindi, sì alla ricostruzione anche in dolce attesa: per qualsiasi dubbio però, non esitate a chiedere consiglio al vostro medico!
Lascia un commento