Perché ci si mangia le unghie? Cause e rimedi dell’onicofagia.
L’onicofagia è un disturbo che affligge uomini e donne di tutte le età, che porta a rosicchiare, strappare, tagliare le unghie con i denti, mordendole a volte fino a oltre la parte esterna, consumando l’unghia stessa e rendendo il letto ungueale più corto e compromesso nella sua crescita.
Abbiamo chiesto a Manuela Truppi – Responsabile Formazione di Mavala Italia di parlarci di questo disturbo, esplorando le sue cause e i rimedi.
Perché ci si mangia le unghie? Quali sono le cause dell’onicofagia?
Nella maggior parte dei casi, è semplicemente una – cattiva – abitudine, un gesto che si fa per noia o, al contrario, per sfogare lo stress. Spesso diventa involontario, non consapevole, e incontrollabile. Negli altri casi, parliamo di una vera e propria patologia, l’onicofagia. Deve essere trattata con estrema delicatezza e può richiedere l’intervento di uno psicologo, soprattutto quando si verifica una situazione d’instabilità mentale, e la soluzione non è immediata. In questi casi è necessario comprendere la reale origine del disturbo.
Purtroppo, in alcuni casi, si comincia sin da bambini, magari per imitazione di un genitore, ed è ancora più difficile perdere l’abitudine.
Oltre alle conseguenze estetiche che problemi può causare l’abitudine di mangiarsi le unghie?
I motivi sono differenti, partiamo da una ragione puramente igienica: le mani sono tra le parti del corpo più spesso a contatto con sporco e sostanze nocive. Mangiando o mordicchiando le unghie si trasporta tutto alla cavità orale. Inoltre le unghie hanno una funzione e aggredirne la struttura o semplicemente non prendendosene cura si rischiano infezioni, per non parlare di danni alla matrice, con la conseguente interruzione o modifica al processo di crescita di un’unghia sana. Mangiare o mordicchiare le unghie può portare anche a stress a livello dentale, assolutamente da non sottovalutare.
Abbiamo chiesto a Manuela Truppi qualche trucco per smettere di mangiare le unghie
- Utilizzare prodotti specifici per disincentivare il gesto di portarsi le mani alla bocca.
- Applicare i prodotti specifici solo su 9 unghie, nei casi estremi, così da potersi “sfogare” su l’unica non trattata.
- Prendere l’abitudine almeno una volta alla settimana di dedicarsi una manicure semplice ma accurata a prova di “vizio”. Vedendo le mani e le unghie in ordine, ci penseremo bene prima di rovinare tutto ricominciando a mordicchiarle.
- Smettere di farlo: una volta presa la decisione, ci vuole tanta tanta forza di volontà.
Quali prodotti è consigliabile usare per ridurre o debellare il problema dell’onicofagia? E come trattare le unghie indebolite dal problema?
Bisogna agire subito su tutti gli aspetti dell’estetica dell’unghia, anche per una manicure maschile.
Si devono quindi limare le unghie per dare loro una forma regolare ed omogenea: è importante eliminare angoli e sbeccature, perché potrebbero essere l’occasione per riportare le dita alla bocca, nella convinzione di rimuovere solo un piccolo fastidio. Seguendo questa logica, consigliamo di non trascurare le cuticole: mordicchiare le unghie porta a piccole infiammazioni e alla formazione delle cosiddette “pellicine”, a volta anche dolorose, che possono minacciare la salute della matrice dell’unghia. Con l’aiuto dello specifico bastoncino vanno spinte delicatamente verso l’esterno. Quindi è bene applicare prodotti per unghie appositamente creati per queste situazioni che contengono sostanze amare che impediscono di mettere le dita in bocca. Via libera poi a creme e olii, anche in formati pratici come le penne, per idratarle e ammorbidirle. Una volta alla settimana, è consigliato un prodotto come una maschera esfoliante che lucida la superficie, dando già un aspetto più sano.
Ringraziamo ancora Manuela Truppi e vi invitiamo a lasciarci un commento qualora abbiate bisogno di ulteriori informazioni o aiuto sull’onicofagia.
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