Attorno alla ricostruzione unghie si sono sempre aperti diversi dibattiti, le scuole di pensiero sono tante e diverse tra loro ma su alcuni punti l’ideologia è unica per tutti. Scopriamo insieme quando non è consigliato fare la ricostruzione unghie.
Quando si parla della ricostruzione unghie si è soliti pensare ai pro ed i contro che si possono ottenere sul lungo termine; la prima domanda che viene fatta da chi si sta per sottoporre ad un trattamento di ricostruzione è: ma le unghie si indeboliranno? Quali saranno i danni? Una volta fatto il trattamento sarò sempre obbligata alla ricostruzione?
I falsi miti attorno al mondo della ricostruzione unghie sono tanti e a questo punto è arrivato il momento di fare un pò di chiarezza e di scoprire realmente in quali casi non è consigliato ricorrere alla ricostruzione unghie.
Ricostruzione unghie: in quali casi è da evitare?
La ricostruzione unghie è da sempre una tematica in grado di scaturire numerose discussioni e soprattutto di dar vita a diverse scuole di pensiero: sul modo di lavorare, sulle tecniche ma soprattutto su quando è meglio evitare di sottoporsi ad un trattamento del genere; ma ora scopriremo insieme quando è sconsigliato utilizzare prodotti per la ricostruzione o copertura delle unghie (è da intendersi qualsiasi tipo di prodotto come semipermanente, acrilico o il celebre gel).
Il primo caso dove è sconsigliato ricorre ad un trattamento di ricostruzione è sicuramente in gravidanza: allo stato attuale in commercio son presenti sia i preparatori acidi ma anche quelli non acidi che possono utilizzare anche in dolce attesa, ma perchè viene sconsigliato? Perchè quando si va in ospedale per un qualsiasi problema o semplicemente perchè si è giunti al termine del parto i medici hanno bisogno di avere le unghie libere perchè è proprio questa parte del corpo che riescono a verificare lo stato di ossigenazione perchè in caso di carenza è la prima parte del corpo a cambiare colorazione e lanciare l’allarme, ovviamente se coperte da uno strato acrilico è ovvio che non potranno mai e poi mai rendersene conto; spesso viene detto allora mi faccio fare tutto una copertura trasparente e non incorro in nessun tipo di problematica, non è proprio così semplice perchè il colore dell’unghia anche se leggermente verrà sempre falsato.
Quante volte parlando con le amiche vi siete lamentate della fragilità delle vostre unghie? Quante volte vi è capitato di sentirvi rispondere di ricorrere al semipermanente o alla copertura unghie in gel? Ecco questo è il secondo caso che bisogna assolutamente evitare. In caso di fragilità ungueale o sfaldamento delle unghie nel momento in cui andremo ad applicare uno strato di prodotto acrilico, (perchè i prodotti per la ricostruzione son tutti di natura acrilica), non faremo altro che accentuare l’indebolimento del nostro letto ungueale; quindi in questi casi è consigliato nutrire e curare la problematica con i prodotti adatti e successivamente ricorrere alla copertura o eventuale ricostruzione.
Quando si va per la prima volta in un centro estetico o presso un’onicotecnica solitamente si dovrebbe compilare una scheda informativa per conoscere la nuova cliente e soprattutto capire la reale “salute” delle unghie; in questa scheda informativa possono capitare domande che possono sembrare estremamente personali e che possono infastidire ma ovviamente hanno la loro motivazione. Le domande sono: hai assunto antibiotici nell’ultimo periodo? Sei stata sottoposta a terapie chemioterapiche? Sei affetta da diabete? Qualora, anche se ad una sola domanda, la vostra risposta è positiva è assolutamente sconsigliato ricorrere al trattamento di copertura e/o ricostruzione in quanto il lavoro che verrà svolto non avrà un risultato eccellente in quanto gli ormoni sono scompensati ed è facile che il lavoro possa saltare.
Se siete amanti di manicure perfette ed ogni volta diverse tra di loro allora rientrate tra le persone che devono assolutamente evitare di effettuare le coperture delle unghie naturali o semplicemente la ricostruzione. Bisogna considerare che quando ci si sottopone ad un trattamento unghie (che sia ricostruzione o copertura è indifferente) una volta scelto il colore non è possibile cambiarlo dopo pochi giorni perchè significa rimuovere lo strato finale comunemente conosciuto come top coat, eliminare il colore ed applicarne uno nuovo; spesso si è solite far effettuare una copertura nude per poi poter applicare un qualsiasi smalto ma anche in questo caso il continuo utilizzo di acetone per la rimozione del colore a smalto non farà altro che danneggiare lo stato finale andando ad intaccare il lavoro di copertura e/o ricostruzione.
Potrà sembrare scontato, ma non per tutti lo è, in caso di muffa o micosi non è possibile effettuare la copertura e/o ricostruzione unghie. Putroppo spesso capitano persone che nonostante problematiche del genere continuano a volere il trattamento ma è categoricamente vietato, anche se si firma un foglio di responsabilità personale l’onicotecnica non potrà e non dovrà assolutamente effettuare nessun tipo di lavoro se non quello di rimuovere totalmente il lavoro precedente e consigliare un buon dermatologo che dia una cura per debellare il fungo che è proliferato tra l’unghia ricostruita e quella naturale. In questi casi conviene fermarsi appena viene scoperto il problema in modo da arginarlo subito ed in poco tempo.
Se siete appartenenti alla categoria delle onicofagiche la ricostruzione unghie è tra i trattamenti più consigliati ma ci allo stesso tempo potreste essere tra quelle persone che devono assolutamente evitarla; sicuramente vi starete chiedendo il perchè e la spiegazione è molto semplice: se siete delle onicofagiche gravi che siete abituate a portare sempre le mani alla bocca per smangiucchiare le unghie o le pellicine forse sarebbe il caso di cercare di arginare prima questo problema e successivamente ricorrere alla ricostruzione e/o copertura per poter dare un nuovo aspetto alle vostre mani. Il gel come l’acrilico sono sicuramente due prodotti molto resistenti ma ovviamente la saliva giorno dopo giorno andrebbe ad indebolire la struttura provocando lesioni o piccoli sollevamenti che a loro volta potrebbero far incappare in problematiche come la muffa o la micosi.
Altra attenzione che bisogna assolutamente avere nei riguardi della ricostruzione unghie è quella di rispettare le tempistiche per il refill e per lo smontaggio totale del lavoro, quindi se per motivi lavorativi o personali sapete di non poter mantenere gli standard richiesti dalla professionista del settore è vivamente consigliato non sottoporsi al trattamento di copertura e/o ricostruzione. Quando ci si sottopone ad un trattamento di ricostruzione unghie dopo 3 al massimo 4 settimane bisogna sottoporsi al refill; ogni quattro mesi il lavoro dev’essere smontato totalmente per poter constatare lo stato di salute delle unghie in modo da poter verificare la presenza di eventuali muffe o danneggiamenti della lamina ungueale e per poterla curare nei tempi giusti.
Ricordiamoci sempre che la ricostruzione unghie non è un obbligo ma un lusso quindi se rientrate tra le categorie sopracitate pensate alla salute delle vostre mani e non cavalcate la moda del momento ma soprattutto affidatevi a professionisti del settore che quando vi metteranno sempre al corrente delle varie problematiche che si possono riscontrare; condividete con noi le vostre esperienze e diteci se vi è mai stata rifiutata una ricostruzione unghie? Per quale motivo?
Giovanna dice
Articolo chiaro, dettagliato e che risponde a tutte quelle domande che solitamente vengono glissate da chi si veste da professionista.