Eccoci al nostro secondo appuntamento con la ricostruzione delle unghie: quest’oggi vi parlerò delle unghie in acrilico.
L’acrilico per unghie come ben saprete, è uno dei materiali più utilizzati per la ricostruzione delle unghie. È una tecnica che dà risultati strabilianti, ma è anche molto complessa e quindi bisognerà apprenderla dal vivo, mediante corsi specifici e seri. Ma intanto cominciamo con il conoscerla.
L’acrilico è un prodotto che deriva dalla fusione di una polvere, detta polimero, e un liquido, detto monomero. Questi due elementi sono essenziali in quanto insieme formano la famosa “pallina”, con la quale noi andremo a lavorare e ad effettuare la struttura. È un materiale che asciuga all’aria in circa 35-45 secondi, ad una temperatura ideale di 21°-28°, quindi bisognerà essere svelte nell’applicarlo, ma facendo attenzione che anche la viscosità del prodotto ottenuto sia quella giusta.
Come possiamo riconoscerla? Innanzi tutto bisogna sapere che tutto sta nel dosare la giusta quantità di liquido: è il monomero che cattura la polvere e crea la pallina, dato che è l’elemento catalizzatore (come nel caso della lampada per quanto riguarda il gel), quindi il prodotto sarà liquido se è troppo, sarà duro se è poco e sarà viscoso al punto giusto se riusciremo a trovare un equilibrio tra polvere e liquido!
Per l’applicazione dell’acrilico utilizzeremo un tipo di pennello molto, molto particolare, lungo e affusolato, a punta, con setole naturali di martora kolynski (un mammifero presente in gran parte dell’Europa, che non viene assolutamente maltrattato, ma gli viene solo “spuntata” la coda!). Il pelo di questo animale rende il pennello flessibile e morbido, adatto per applicare con facilità il prodotto.
Il pennello viene intinto nel liquido immergendo tutte le setole e viene sgocciolato, poi immerso nella polvere da dove il liquido catturerà la pallina di acrilico.
Si deve avere una cura molto particolare per questo pennello, pulirlo nel monomero ogni volta che lo si utilizza, stando attenti a non lasciare residui di acrilico e asciugandolo su un quadrato di cellulosa con un movimento da sinistra verso destra come se volessimo modellare la punta, fare attenzione anche che non si pieghi, infatti bisogna proteggerlo sempre con un cappuccio che sia di metallo, non di plastica, perché se è ancora bagnato di monomero quest’ultimo potrebbe sciogliere la plastica danneggiando anche il pennello stesso.
La tecnica per le ricostruzioni in acrilico è la stessa del gel tranne qualche particolare, quindi:
- Effettuiamo tutta la procedura come da rito per preparare l’unghia naturale, tip e primer (ricordate?)
- Senza fare il prepavimento come nel gel, procediamo subito con la french e la struttura
- Limatura
- Sigillatura
Ed ecco il risultato:
Ci sono tra gel e acrilico molte differenze, oltre il materiale stesso.
Una delle diversità sta nel fatto che bisogna procedere per gradi ma sullo stesso piano, cioè inizio con la prima pallina sull’estensione, poi una al centro, poi una piccola sul giro cuticole (anche qui, come nel gel, senza mai toccarle).
È importante rispettare il numero di palline perché permette che il prodotto asciughi in maniera omogenea per poter poi effettuare una manovra molto importante: il pinching.
Il pinching è un’operazione che consente di creare una curva-C perfetta, pinzando con una pinza adeguata o spingendo con i polpastrelli dei nostri due pollici i lati dell’unghia. Questo darà più resistenza alla struttura.
Un’altra differenza è che l’acrilico può essere sigillato in due modi:
- Tramite un qualsiasi gel sigillante
- Tramite sigillatura meccanica: cioè scalando la granatura delle lime fino ad arrivare alla grana 3000, che sigilla e lucida la ricostruzione. Cosa che non si può fare col gel!
Queste due tecniche le vedremo molto da vicino perché sono molto interessanti da conoscere.
Inoltre rispetto al gel è duro anche nella limatura, infatti si fa sempre fatica nei ritocchi, ma ci sono due punti a nostro vantaggio:
- La polvere di limatura non crea una nuvola come nel gel, ma essendo un prodotto pesante va verso il basso;
- Può essere sciolto in un liquido speciale, che lo rimuove completamente, qualora si volesse smettere di portarlo.
La tecnica in acrilico è stata una delle prime nella storia della ricostruzione, ma non è mai stata vista di buon occhio, in quanto si dice che l’acrilico sia tossico e che rovini le unghie.
Ma io sono pronta a smentirvi tutto!
Punto 1: le componenti dell’acrilico sono completamente libere da elementi tossici per il nostro organismo, il fatto che sia tossico gli viene attribuito a causa della sua storica “puzza” (passatemi il termine!). Ovviamente l’odore forte dell’acrilico non è preoccupante, né tantomeno tossico, considerando che è indicato anche per le donne in gravidanza! (Consiglio comunque alle onicotecniche che lo lavorano, o lavoreranno, di utilizzare una mascherina perché l’odore dà proprio alla testa quando si arriva alle 8 ore di lavoro!)
Punto 2: la ricostruzione in acrilico, come vedremo più da vicino prossimamente, viene utilizzata spesso per la cura delle unghie, soprattutto per l’onicofagia, quindi non rovina assolutamente l’unghia! Anzi, ciò che rovina l’unghia è il lavoro di chi è inesperto e si improvvisa onicotecnico, quindi attenzione a chi chiedete prestazioni come questa! Inoltre questa “credenza” si è diffusa anche a causa delle sue origini: inizialmente si utilizzava un tipo di acrilico che era molto simile per componenti alla resina odontoiatrica, (avete capito bene! È proprio la pasta che si utilizza per i denti!) considerata la più resistente e duratura (ovviamente!). Purtroppo però questa si fondeva completamente con l’unghia naturale, per questo ogni piccolo urto poteva portare il rischio che partisse l’intera unghia naturale. Ma oggi le componenti sono cambiate, il metilmetacrilato di etile (MMA), che faceva parte della resina, è stato vietato nel campo delle unghie e sostituito dal metacrilato di etile (MA), che non danneggia assolutamente l’unghia e quindi questo problema non persiste più.
L’acrilico oltre ad essere una tecnica molto bella per i risultati che si hanno, sia di bellezza che di cura per le unghie, è anche molto veloce se si prende la mano, anche se complicata, richiede infatti molta pratica. Io stessa non sono ancora in grado di raggiungere la perfezione!
Voi cosa ne pensate? Siete curiose? Avete avuto belle o brutte esperienze con questa tecnica?
Raccontateci un po’ i vostri pensieri, i vostri dubbi e le vostre soddisfazioni! E se avete qualche domanda scrivetela nei commenti e io sarò contentissima di rispondere!
anna dice
buongiorno le volevo chiedere ma con l’acrilico si puo’ fare solo la french bianca e colorata? il monocolore no??
FallingStar dice
Ciao Anna!
Il monocolore si fa sempre con il gel perchè altrimenti non viene uniforme con l’acrilico! Baci
sara dice
Ciao a tutte…io ho provato a fare la ricostruzione con acrilico ieri sera e devo dire che è molto più bella del gel.
Io ero molto titubante perchè molte persone me l’hanno sconsigliato ma alla fine ho deciso per l’applicazione dell’acrilico..volevo chiedere solo una info…ho notato questa mattina appena sveglia un leggero dolore alle dits e alle unghie…dite che sarà l’unghia che si sta adattando alla forma dell’acrilico e quindi tira? Grazie millie….
FallingStar dice
Ciao Sara! Ma le hai fatte da sola? Probabilmente c’è qualcosa che non va se ti fanno male. Però c’è da fare una distinzione: molte persone dopo la ricostruzione, che sia gel o acrilico, provano una sensazione di fastidio perchè ovviamente hanno sulle unghie “qualcosa” che non hanno mai avuto! Quindi quello che senti è un dolore o un fastidio? Se è fastidio è normale, ti sarà già passato, se è dolore avrai limato troppo l’unghia naturale oppure hai pinzato troppo, oppure limando l’acrilico (che è più duro) facendole da sola non hai saputo mantenere fermo il dito (ma in questo caso ti sarà già passato)! Fammi sapere!
Doriana dice
Ciao volevo sapere in quanto tempo so asciuga ogni passaggio di prodotto acrilico grazie!!!
Giuditta dice
Ciao,volevo chiederti ma il primer deve essere sempre della stessa marca del l’acrilico o del monomero,oppure posso usare quello che ho (passione unghie) grazie
simona dice
salve il suo articolo mi è piaciuto molto, adoro l’acrilico è eccezionale non vedo l’ora di raggiungere la perfezione o quasi..
vorrei chiederle in caso di monocolore gel la struttura in acrilico viene fatta solo con il clear o anche cover? è un dubbio che al corso non ho chiesto. grazie mille saluti
FallingStar dice
Ciao Doriana!
Ogni passaggio asciuga in poco tempo, circa 30 secondi, poi dipende anche molto dall’ambiente (caldo, freddo, umido).
Un abbraccio!
FallingStar dice
Ciao Giuditta!
Guarda riguardo l’uso di primer (come anche nel caso di gel UV)ti consiglio di utilizzarne uno della stessa marca, ma in fin dei conti dipende anche molto dalla marca! Esistono inoltre dei primer universali, ma ne devi trovare uno abbastanza buono! Fai delle prove! Nel caso in cui si solleva il prodotto ne compri uno della stessa marca! (Io ne ho usati anche di diversi rispetto alla marca dell’acrilico e non ho mai avuto problemi!).
Fammi sapere! Un bacio!
FallingStar dice
Ciao Simona!
Innanzitutto dammi tranquillamente del tu 🙂
Comunque il cover non è un prodotto da struttura, sia nel caso del gel che dell’acrilico (anche se dipende dalle marche!), quindi ti consiglio di utilizzare un trasparente, un rosato, un lattiginoso o anche un white tranquillamente, dato che sono tutti da struttura (quindi limabili e resistenti)!
Spero di aver risolto il tuo dubbio! Un bacio grande
Miriam dice
Ciao 🙂 mi voglio avvicinare al mondo dell’acrilico perchè da sola non riesco a fare con un risultato che mi soddisfa il gel 🙂 volevo fare una domanda..ma il monomero delle essere della stessa marca della polvere? grazie 🙂
Stefania dice
Ciao, vorrei provare l’acrilico, con il gel non ho più soddisfazioni…le varie polveri acriliche sono utilizzabili tutte come base, posso fare basi colorate già dalla prima mano? non come il gel che si colora dopo…..
e per la lucidatura c’è bisogno di prodotti particolari?
Grazie
Veronica dice
Ciao, vorrei chiedere un consiglio… ho visto dei video in cui, l’unghia, per prepararla, veniva prima limata, poi tolte le cuticole e, poi, sgrassata con il cleaner… é corretto?
Oppure, una mia amica, mette la colla al posto del primer perché dice che dura di più, é corretto?
Veronica dice
Dimenticavo, cosa si intende per sigillatura? Come si fa? Cosa si intende per scalare la granatura della lima?
Antonella dice
Ciao, mi sono accorta di aver sbagliato barattolo ho usato il celar x fare la base con l’allungamento succede qualcosa????aiuto!!!!
Giuliana dice
Ciao volevo chiederti se dopo tutti i passaggi di acrilici e l’unghia e finita si possono mettere sopra i gel uv colorati ? Grazie ciao
Cinzia Ciottolina dice
Ciao io da cliente ho fatto sia gel che acrilico, x me l' agrilico e' il migliore … La mia domanda è io vorrei tuta l'unghia colorata con l'agrilico si può ? Grazie molte