Ciao a tutti voi, lettori affezionati di Tentazione Make Up!
Mi chiamo Simona, sono onicotecnica da oltre un anno ed oggi sono qui per parlarvi della ricostruzione delle unghie: una tecnica nata qualche decennio fa per permettere di ottenere una manicure sempre perfetta e impeccabile!
Le unghie laccate sono da sempre esistite, fin dall’antico Egitto, un popolo che, come sappiamo, è stato precursore in tutto ciò che riguarda la bellezza, come il make-up, ma anche la cura del corpo.
Nell’epoca moderna però, la vita frenetica ci ha portati a trovare soluzioni sempre più innovative e veloci, così abbiamo accantonato lo smalto ed eccoci tutte con le unghie ricostruite, molto più belle, lucide e durature!
A volte inoltre è anche utile ricoprire le unghie come cura, come nei casi di onicofagia o imperfezioni della lamina ungueale (solchi o avvallamenti).
E’ quindi importante conoscere bene tutti i segreti di questa meravigliosa tecnica, ma soprattutto dove è bene e dove è male utilizzarla.
Ma procediamo per tempi: oggi parleremo nello specifico di ricostruzione in gel UV, giusto qualche accenno che poi approfondiremo di articolo in articolo!
Iniziamo con una domanda più che giusta: cos’è il gel? Presto detto!
Il gel è un prodotto viscoso, termoindurente, che si applica sulla superficie delle unghie per poter ricostruire la lunghezza della nostra unghia naturale, nonché il bordo libero, grazie all’aiuto di un pennello (in genere quadrato piatto #4 o #6) e al supporto di una tip o una cartina.
Il gel indurisce, o meglio, polimerizza in lampada per 3 minuti.
La lampada deve essere:
- Da 36 watt totali, che otteniamo dall’unione di 4 bulbi da 9 watt ciascuno;
- Specchiata, deve infatti riflettere i raggi in modo che arrivino in ogni angolo nascosto, catalizzando perfettamente tutto il gel, il quale quindi polimerizza in maniera omogenea;
- Deve avere un timer, che ci permette di continuare nel frattempo il resto della ricostruzione senza stare lì a contare i minuti. Generalmente i timer sono da 120 secondi (2 minuti), ma io vi suggerisco di trovare una lampada che ne abbia uno da 180 secondi (3 minuti).
Tutto il processo con il quale il gel indurisce viene detto polimerizzazione, attraverso cui quindi tutte le molecole che fanno parte di un gel si legano chimicamente in modo stabile.
Il verbo “catalizzare” invece ha come soggetto la lampada, che è l’elemento catalizzatore: è infatti la lampada che catalizza, non il gel.
Dette tutte queste cose tecniche, passiamo finalmente alla pratica!
Ecco quello che faccio io per effettuare una ricostruzione (utilizzando un gel monofasico, che consiglio vivamente):
- Per prima cosa faccio lavare le mani alla cliente con un detergente antisettico in modo da togliere l’eventuale sporcizia superficiale;
- Successivamente utilizzo uno spray antimicotico per essere sicura che tutta l’unghia sia completamente libera da spore fungine (responsabili dei funghi e delle muffe) e lo lascio asciugare oppure lo tampono con del cotone pressato;
- Con uno spingicuticole spingo, appunto, indietro le cuticole, togliendo l’eccesso con la parte a coltello e eventualmente le taglio se sono troppe. Generalmente utilizzo una fresa, di cui parleremo nei prossimi articoli e che non dovete mai usare se non siete sicure di quello che fate, perché potreste farvi male;
- Con una lima 180/180 elimino il bordo libero e gli do una forma regolare;
- Sempre con una lima 180/180 opacizzo l’unghia, rendendola porosa, in quanto il gel aderisce solo su una superficie porosa e appiccicosa. L’opacizzazione è una fase importante e di questo ne parleremo più da vicino in un articolo che a breve pubblicherò;
- Con un disidratante disidrato, appunto, l’unghia, passandolo per due volte, lasciandolo asciugare ad ogni passata. Asciuga quasi immediatamente. Evitare il giro cuticole;
- Applico la tip facendo attenzione a farla aderire bene e a prendere la giusta misura, oppure la cartina. La colla è in genere a presa rapida, quindi asciuga in pochissimi secondi. Attenzione quindi a come mettiamo la tip!
- Faccio una passata di mediatore di aderenza, meglio conosciuto come primer non acido, solo sull’unghia naturale, senza toccare le cuticole. Asciuga all’aria in pochi secondi;
- Inizio la mia applicazione di gel facendo una passata sottile di gel trasparente, conosciuta come prepavimento, che dà l’effetto di un gel di base che si utilizza nel metodo trifasico, quindi rende la superficie appiccicosa pronta per accogliere il gel in quantità più abbondanti. Il pennello in questo caso deve essere solo “sporco” di gel, la passata deve essere tiratissima! Va messo in lampada per 30 secondi. Mai toccare le cuticole!
- Adesso posso applicare il camouflage, di cui parleremo nei prossimi articoli, oppure creare la struttura con un gel trasparente, detto pavimento. Alcune volte capita che il colorito dell’unghia naturale sia un po’ spento, in quel caso applico dopo il prepavimento un gel rosa trasparente solo sull’unghia naturale e lo polimerizzo in lampada per 2 minuti, poi faccio il pavimento in gel trasparente. Il pavimento asciuga in 3 minuti. Il gel va applicato molto delicatamente, senza premere, come se scivolassimo con il pennello, in modo da non creare bozzi o avvallamenti, la superficie deve essere uniforme prima di entrare in lampada. Anche qui mai toccare le cuticole. Nel caso volessimo fare una french possiamo delinearla tra il prepavimento e il pavimento;
- Con una lima 150/150 limo il gel in eccesso e con una lima 180/180 rifinisco il lavoro in modo che l’unghia sembri naturale, non troppo spessa, senza bozzi e senza angoli appuntiti (quindi gli angoli smussiamoli un po’ prima di sigillare altrimenti la cliente potrebbe farsi male! Se non li volete stondati potete utilizzare un buffer). Ogni volta che limo cerco sempre di guardare l’unghia da tutte le angolazioni in modo che non mi sfugga nessuna imperfezione;
- Do una spolverata con lo spazzolino e una spruzzata di spray antisettico per eliminare il resto della polverina che non ho tolto;
- Faccio la nail art se voglio, altrimenti
- Sigillo il tutto con un sigillante e lucidante che va applicato senza mai toccare le cuticole e chiudendo bene anche la punta e i lati. Polimerizza in lampada dai 3 ai 4 minuti;
- Applico un po’ di olio sul giro cuticole e lo massaggio. Vi consiglio di attendere sempre qualche secondo prima di mettere l’olio perché è meglio che la ricostruzione raffreddi un po’, giusto 3-4 secondi, durante i quali possiamo dare un’ultima controllata al nostro lavoro;
- Applico un po’ di crema per le mani senza arrivare alle unghie, facendola assorbire con un massaggio;
- Et voilà! Abbiamo finito il lavoro!
Generalmente il tempo di una ricostruzione va dalle 2 ore alle 2 ore e mezza, ma se si applica una nail art particolare, una nail art 3D, micro pittura ecc, si può arrivare anche alle 4 ore!
Questo è quello che faccio per una ricostruzione dell’unghia.
L’opinione pubblica però vuole che le tip o le cartine siano viste come un “mostro” e molte di noi preferiscano la cosiddetta “copertura” o “colata” in gel per ottenere unghie sane e forti che siano le nostre vere unghie, ma in realtà in molti casi non è proprio il massimo del risultato per vari motivi:
- La nostra unghia naturale è in continuo movimento ed è soprattutto curva. Il gel invece (come anche l’acrilico) è un prodotto che una volta indurito resta inflessibile e non segue il movimento curvilineo dell’unghia naturale. Per questo motivo molte volte succede che si hanno sollevamenti o addirittura che salti via l’intera struttura, così restiamo con l’unghia limata, fragile e senza protezione!
- Inoltre il bordo libero dell’unghia naturale altro non è che un pezzo di lamina ungueale che era a contatto con il letto ungueale e dal quale riceveva nutrimento. Per questo motivo il bordo libero al di sotto rimane poroso ed è proprio là che si va ad infiltrare tutta la sporcizia con cui le nostre mani vengono a contatto, quindi è un’area favorevole allo sviluppo di batteri;
- Senza contare che il bordo libero essendo una calamita per la sporcizia, ingiallisce facilmente, rendendo la nostra ricostruzione non proprio bella a vedersi, in quanto anche la french ingiallirebbe.
Cosa fare allora per ottenere unghie lunghe e belle? Innanzitutto curarle e pulirle quotidianamente. L’igiene innanzi tutto! Per sapere delle coccole che possiamo fare alle unghie e alle mani per mantenerle sane, potete sbirciare nella sezione dedicata alle cure delle unghie, in cui troverete articoli utilissimi. Ma se proprio si vuole avere un qualcosa che non permetta alle unghie di scheggiarsi, rompersi o quant’altro, possiamo ricorrere lo smalto semipermanente che permette di proteggere l’unghia e di seguirla in tutti i suoi movimenti in quanto rimane flessibile.
E qui, per ora, mi fermo (finalmente, direte)! Spero con i prossimi articoli di esservi più utile ed esauriente possibile, qualsiasi dubbio o richiesta abbiate potete scrivere nei commenti, sono sempre disponibile e contenta di aiutarvi e se avete dei consigli da darmi, non esitate, perché anche io ho molto ancora da imparare!
Se vi va scrivete nei commenti cosa ne pensate della ricostruzione delle unghie, le vostre paure o le cose che vi piacciono, se siete anche voi onicotecniche, cosa vi affascina di questo mondo ecc…
romina dice
bellissime, mi piacciono moltissimo.
Quanto costa l’applicazione?
Sei disponibile a potermele fare;( dipende dal prezzo)
Angela Carfora dice
Solo dalla spiegazione x me meriteresti 10